Rovistando tra i miei cassetti ho trovato un vecchio transistor RF, il PT8740 e dopo aver trovato un vecchio schema 

ho pensato di realizzare un lineare che è in grado di fornire ben 5W RF.

Il circuito elettrico è il seguente:

Osservando lo schema notiamo che lo stadio prepilota lavora in classe A per contenere al minimo la distorsione ed evitare di produrre  le armoniche.

Il diodo D2, insieme alla rete R14/C27 , garantisce un'ottima stabilità termica. I resistori R7,R5 3 R2 prevengono fenomeni auto oscillatori  legati all'elevatissimo guadagno in gioco.

A tal riguardo bisogna ricordare che anche un buon  layout contribuisce a evitare questi fenomeni. I condensatori C6,C8, C16 e C17 sono di bypass e contribuiscono anch'essi ad evitare auto oscillazioni.

Il segnale in ingresso necessario per pilotare questo stadio è di appena 1 mW e quindi idoneo per sintetizzatori PLL. Sul collettore di Q3 sarà presente il segnale preamplificato accoppiato in modo grossolano dalla bobina L1. Il compensatore C18, adattatore d'impedenza, e l'induttore L2 lo accoppiano alla base del transistor Q2 anch'esso funzionante in classe A e identico allo stadio precedente. La RF amplificata viene prelevata dal collettore, caricato dalla bobina L3, mediante C13 e avviato, attraverso il filtro adattatore L4, C23, alla base del transistor Q1. Il resistore R6, smorzando il fattore di merito Q della bobina L4, previene inneschi spuri. La rete di polarizzazione R3,R9,R13 insieme a C25 e L10, è stabilizzata termicamente per mezzo del diodo D1, mentre l'emettitore è polarizzato e bypassato grazie , rispettivamente a R10 e C26. L'impedenza L9 forma un carico per il collettore sbarrando nel contempo il passo al segnale VHF amplificato, che viene così convogliato sul filtro a π formato da C15,C19,C21 ed L5. I compensatori C19,C21 trasformano l'elevata impedenza del circuito  di collettore in quella, bassa (52÷75Ω) dell'antenna trasmittente, alimentata attraverso C22. Le impedenze L8,L7 e i condensatori C1,C2,C3,C4,C7,C8,C9,C10 completano il disaccoppiamento dell'alimentazione.

Il transistor PT8740 non è facilmente reperibile ma può essere sostituito con un BF22/A o un 2N6080.

Le bobine sono avvolte in aria utilizzando filo di rame argentato da 0.8 mm e diametro interno di 6 mm. In particolare:

L1,L5: 7 spire, spaziate di circa 1 mm;

L2: 5 spire, spaziate da 1,5 mm;

L3: 3 spire, spaziate da 1,5 m;

L4: 3 spire, spaziate di circa 3 mm.

 

Collaudo:

Collegare alla presa d'antenna un carico fittizio da 10W seguito da un wattmetro  per RF; porre in serie al positivo il tester commutato su 1 A fondo scala. Dando tensione (12÷15 Vcc, stabilizzati) l'assorbimento di corrente dovrebbe raggiungere al più 500 mA. Se risultasse molto maggiore, si tolga immediatamente tensione e si verifichi con cura il montaggio. In caso contrario, si colleghi l'eccitatore all'ingresso e si regolino alternativamente, con un cacciavite in plastica, i compensatori C19 e C21 fino ad ottenere una lettura sul wattmetro. Si passerà quindi a ai compensatori C18 e C23, affinando poi tali regolazioni fino ad ottenere la massima potenza d'uscita. Per aumentare la potenza si può provare ad allargare sperimentalmente la spaziatura delle spire delle bobine, in particolare della L4. Se si decide di racchiudere tutto in una scatola metallica occorre eseguire la taratura a scatola chiusa e praticare dei fori in corrispondenza dei compensatori. Alla fine della taratura collegare un'antenna trasmittente idonea per lavorare nella gamma 88÷108 MHz.

Per ora è tutto, grazie per la lettura.

 

 

 

 

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